La parola sanscrita “chakra” significa “ruota di luce”. Secondo la fisiologia orientale, i chakra sono centri energetici, cioè veri e propri organi energetici che governano sia le energie fisiche che quelle più sottili.
Una delle definizioni più precise e semplici di chakra è stata data dall’esperta Cindy Dale:
“Un chakra è un corpo energetico di forma circolare che guida l’energia della vita verso il benessere fisico e spirituale.”
I 7 chakra principali e le loro caretteristiche
1. Muladhara Chakra. È situato alla base della colonna vertebrale e rappresenta l’elemento Terra. In esso, la tradizione del kundalini yoga fa corrispondere l’energia latente e dormiente della dea Kundalini, pronta a erompere in perfezione spirituale se controllata dal saggio praticante.
2. Svadhisthana Chakra. È situato nel centro addominale (quattro dita sotto l’ombelico) e rappresenta l’elemento Acqua.
3. Manipura Chakra. È situato in corrispondenza del plesso solare e rappresenta l’elemento Fuoco.
4. Anahata Chakra. È situato in corrispondenza del cuore e rappresenta l’elemento Aria.
5. Visuddha Chakra. È situato in corrispondenza del centro della gola e rappresenta l’elemento Etere.
6. Ajina Chakra. È situato al centro delle sopracciglia e rappresenta il confine tra dimensione fisica e dimensione spirituale, simboleggiato dal Terzo Occhio.
7. Sahasrara Chakra. È situato al vertice del capo. È definito il Loto dai Mille Petali e rappresenta tutti i suoni possibili delle sillabe-seme di tutti i chakra. È il chakra che ci connette alla pura dimensione spirituale del perfetto Vuoto senza forma.
Perché è importante tenere i chakra in equilibrio
Tenere aperti o ripuliti questi centri energetici significa compiere una profonda azione di benessere olistico, perché significa agire sui tre elementi-chiave per il nostro equilibrio complessivo: corpo, emozioni, respiro.
Questi tre elementi sono sempre interconnessi: ogni volta che si modifica il corpo (per esempio con un trauma), si modifica il respiro (il respiro si accorcia) e si modificano le emozioni (si entra in uno stato negativo); ogni volta che cambia un’emozione (per esempio con una visualizzazione benefica) si modifica il respiro (il respiro si allunga e rallenta) e si modifica il corpo (si rilassa); ancora, modificando il respiro (accelerandolo), si modificano le emozioni (stato di eccitamento) e il corpo (pronto all’azione).