I 5 principi fondativi della guarigione spirituale


Dalla narrazione dei Vangeli possiamo trarre i principi fondativi su cui si basa la guarigione spirituale. Di Simone Bedetti

Principio spirituale di guarigione, Unità spirituale, fede, parola, energia di guarigione: Possiamo considerarli, indicativamente, come i cinque principi fondativi della guarigione spirituale. Approfondiamoli qui di seguito.

1. Principio spirituale di guarigione
La guarigione opera da e su un piano spirituale, completamente distinto da quello ordinario. Per guarire, si deve accedere a questo piano. Gesù operava in perfetta integrazione con questo piano, era sempre connesso a questo piano: ecco perché da lui la guarigione scaturisce istantanea. Ma non è l’uomo Gesù che guarisce: è il principio a farlo. La guarigione spirituale chiama questo principio “Il Cristo”. Gesù uomo è separato dal Cristo-principio: Gesù uomo è però storicamente l’individuo che ha raggiunto la più perfetta integrazione con il Cristo. È Gesù stesso ad affermarlo: non dice di essere lui a guarire, ma il Cristo, o il Figlio dell’Uomo, o “la tua fede”. Sono tutte metafore per indicare il principio di guarigione, il potere assoluto spirituale, divino, che è in lui ma non è lui: ecco perché può donarlo ai discepoli (anche loro sono dotati della capacità di guarire) ed ecco perché impedisce ai discepoli di rimproverare chi guarisce senza neppure essere suo discepolo: chiunque infatti può guarire, se possiede la conoscenza corretta e opera nel modo corretto.

2. Unità spirituale
La guarigione opera dal piano spirituale e può attivarsi solo quando vi è unità spirituale, quando si giunge alla integrazione tra la mente individuale e la Mente Universale. È a quel punto che si conquista il potere infinito, perché si diventa uno con l’umanità e l’universo. A quel punto, come dice San Paolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”. (Galati 2, 20) Cristo, cioè l’assoluto piano spirituale.
Questo è anche il senso dell’affermazione più potente di Gesù, l’affermazione che riempie di potere ogni sua azione, la più alta e raggiante affermazione di guarigione: “IO SONO”. “IO SONO” contiene (reintegra) ogni altra Parola Divina: “Io sono l’Uomo”; “Io sono il Figlio”; “Io sono il Padre”; “Io sono la luce del mondo”; “Io sono la vera vite”; “Io sono il buon pastore”; “Io sono la Via, la Verità, la Vita”. “IO SONO” afferma che la coscienza di essere è ben al di sopra della coscienza della personalità. La personalità è la superficie, l’essere è l’essenza. La coscienza dell’IO SONO plasma in ogni persona la consapevolezza di essere, inequivocabilmente, Essere Individuale e Unico. Questa consapevolezza giunge all’individuo in ragione della sua connessione con la Grande Vita dell’Universo-Uno,  è il punto di contatto tra la parte e il Tutto. Questa unità spirituale, la comprensione di essere uno con il potere di guarigione, la si può conquistare solo con la fede.

3. Fede
È forse il supremo insegnamento del “Gesù guaritore”. Solo la fede permette di guarire. E la fede deve essere sviluppata sia in chi attiva la guarigione sia in chi riceve la  guarigione. Quando hanno fede, i discepoli riescono a guarire, quando non hanno fede sufficiente, non ci riescono. Ma la fede non è una condizione naturale: è una condizione “ottimale” che va realizzata con la diretta volontà e la diretta azione di cambiamento. La fede implica la rottura con le abitudini e le credenze (l’insistenza sul sabato, da parte di Gesù, è l’insistenza sulla rottura delle convenzioni e delle convinzioni che bloccano l’autentica, libera circolazione della verità) e implica il superamento del peccato, cioè degli errori che ostruiscono i canali per la ricezione e la comprensione del piano spirituale. La fede la si conquista e la si perde, ma non si deve mai smettere di cercarla, perché è il vero canale di connessione mentale ed emozionale tra la nostra mente individuale e la Mente Spirituale Universale.

4. Parola
Nel silenzio si ricerca la fede, con la parola la si richiede e la si afferma. La parola è un’azione fondamentale di guarigione, sia quando viene affermata in modo assertivo, “con autorità”, in modo severo (così fa Gesù quando scaccia i demoni”) sia, soprattutto, quando viene ricercata con la preghiera. La preghiera (Gesù si ritirava spesso a pregare), cioè la parola spirituale, affermata nel silenzio o a voce alta, è lo strumento principale per mantenere sempre aperto e pulito il canale della fede, che connette la mente individuale alla Mente Universale e ci permette di accedere al piano da cui e in cui opera la guarigione spirituale.

5. Energia di guarigione
Quando raggiungiamo il piano spirituale, attingiamo all’energia spirituale. Che anche dalla diretta azione di Gesù appare come una vera e propria energia: le persone toccano il mantello di Gesù per riceverne l’energia e Gesù stesso, quando viene toccato, sente che una “forza” è uscita da lui. Lo stesso atto di porre le mani è un modo per canalizzare e far uscire l’energia dal corpo. Questa energia di guarigione però, è utile ribadirlo, non si trova nel corpo di Gesù. Infatti Gesù guarisce in diversi modi: con la parola, toccando le persone, a distanza. L’energia di guarigione è il principio di guarigione stesso: è l’energia pura, perfetta, di ogni Bene che è l’essenza stessa perpetua, infinita, dell’universo stesso, di Dio.