L’autoipnosi è un metodo gentile e delicato per entrare in contatto con la parte più profonda di noi stessi, la nostra parte subconscia, e comunicare direttamente con questa nostra parte profonda. Comunicare direttamente, cioè con il linguaggio proprio della mente subconscia.
E il linguaggio prediletto dalla mente subconscia è proprio quello ipnotico, che funziona per ripetizione di segmenti di istruzioni.
Durante l’autoipnosi vieni accompagnato/accompagnata dalla voce guidata in uno stato di rilassamento profondo, diverso da quello della veglia, dove a dominare è la mente conscia – con tutte le sue resistenze. Vieni accompagnato/accompagnata in uno stato più profondo – affine a quello meditativo – dove la mente può lasciare andare le resistenze consce e diventa molto più ricettiva alle nuove istruzione che andrai a impiantare in essa. Istruzioni di natura costruttiva, positiva, potenziante.
Sarai perciò tu ad agire, con il massimo rispetto e la massima delicatezza, direttamente su te stesso/te stessa, con il fine di liberarti dai freni autolimitanti e di poter così esprimere il meglio di te, in ogni ambito della tua vita.
Soprattutto, non c’è nulla di imposto né di forzato.
Perché la realtà è che, al pari dello stato di veglia, anche quello ipnotico è uno stato naturale della mente. La mente inconscia parla il linguaggio dell’ipnosi perché funziona per ipnosi. E si può dire che, tutti, chi più chi meno, siamo in parte ipnotizzati, e gli effetti dell’ipnosi li vediamo tutti i giorni, nelle piccole come nelle grandi cose: quando reagiamo nello stesso esatto modo alle stesse esatte situazioni, quando siamo vittime dei nostri piccoli o grandi gesti compulsivi, quando ricadiamo negli stessi errori, quando ci accorgiamo di quello che abbiamo fatto ed esclamiamo “Ma perché l’ho fatto! Che stupido!”.
Tutte le dipendenze hanno una natura ipnotica, e natura ipnotica hanno anche tutti i nostri pattern di comportamento. Essi sono azionati dalle energie psichiche subconsce, dai programmi installati in noi da condizionamenti, abitudini, insegnamenti inculcati, obblighi, credenze, idee negative. Sono questi programmi che ci ipnotizzano.
Con l’autoipnosi ci deprogrammiamo dai programmi che ci autolimitano e ci riprogrammiamo con programmi che ci liberano e ci potenziano. La strategia più efficace è perciò quella di “autoipnotizzarci” con programmi costruttivi, che funzioneranno automaticamente lavorando per noi e non più contro di noi.